Diamante è un comune italiano in provincia di Cosenza, in Calabria. È sito sulla costa tirrenica nord occidentale della Calabria al centro della Riviera dei Cedri.
La posizione geografica, i suoi circa otto km. di spiaggia dalle variegate combinazioni di sabbia e di colore, nonché il mare cristallino ed i fondali sempre diversi, ne fanno una delle mete turistiche della Calabria.
Diamante possiede una delle due uniche isole della Calabria, l’isola di Cirella, un piccolo isolotto dalla forma suggestiva e dalla flora selvaggia dove i fondali sono splendidi e regna la Posidonia argentata.
Fonti storiografiche diverse documentano insediamenti già dai tempi dei Focesi e dei Romani. Le prime notizie sulla nascita di un vero e proprio nucleo abitato nei luoghi di Diamante risalgono al 1500, allorquando il Principe Sanseverino ordinò la costruzione di una postazione difensiva per contrastare le incursioni saracene.
Intorno al torrione dei Sanseverino sorse più tardi una fortificazione del territorio ad opera del principe di Bisignano Tiberio Carafa, padrone dei territori di Belvedere Marittimo e di Diamante già dal 1622. Al termine delle scorribande turche, la popolazione dalle campagne si spostò verso il mare incrementando i traffici commerciali. Successivamente benestanti e commercianti napoletani, amalfitani e salernitani, e nobili famiglie, anche di origine spagnola vi si stabilirono per la posizione e l’amenità del luogo dando vita al centro abitato. Presto Diamante divenne un discreto centro per la pesca e l’agricoltura, grazie alla nutrita flotta e alla produzione del cedro.
Le caratteristiche particolari di questo agrume nella sua varietà autoctona denominata cedro liscio di Diamante (di grosso taglio e profumata, destinata in gran parte alla canditura), lo resero unico e conosciutissimo sul mercato mondiale; grazie alla sua massiccia esportazione verso Israele e gli Stati Uniti, dove era usato dalle comunità ebraiche che in occasione della festa dello Sukkot inviavano i propri Rabbini a selezionarlo, il cedro divenne una voce economica consistente del bilancio della comunità.
È presente, nella parte antica del paese, la chiesa dell’Immacolata Concezione, costruita nel XVII secolo e restaurata nel 1787 e nel 1880. La decorazione è recente (1954), l’interno comprende una navata unica con un pregevole fonte battesimale e una cappella del Purgatorio.
Diamante è conosciuta anche come la città dei murales, dai numerosi dipinti che si possono ammirare passeggiando per i vicoli della cittadina.
L’idea dei “Murales” è dovuta al pittore Nani Razzetti, milanese ma diamantese di adozione, il quale propose al sindaco del tempo Ing. Evasio Pascale il progetto di rivitalizzare il centro storico. L’Operazione Murales, iniziata nel 1981, portò a Diamante, dall’Italia e dall’Estero, ottantatre pittori, che nel mese di giugno iniziarono a dipingere i muri del centro storico, ormai diventati delle grandi tele, facendo rinascere nella gente che vi abita il gusto della conservazione del proprio passato, per un’idea viva, che proietti nel futuro. Molto suggestivo risulterà, Murales al suo compimento, il Murales a mosaico, dei coniugi Michele ed Angiolina Sposito di Ferrara, sito in via Alfieri, sulla parete esterna della Chiesa Madre, che racconta l’antica storia della Calabria dal ritrovamento del graffito del “Toro di Papasidero” fino all’odierna civiltà di contadini e pescatori.
Dal 24 al 29 ottobre 1999 gli artisti vi hanno installato un successivo pezzo con l’immagine dell’Immacolata. Altri murales si sono aggiunti agli ottantacinque precedenti (compreso il Trittico di Marcon, al calvario delle Trediliche di Cirella), negli anni successivi dal 1986 al 1997, realizzati anche a Cirella, superando i centodieci, risvegliando così l’antico borgo.
L’antica “Cerillae” è ricca di storia e di rilevanti testimonianze architettoniche. Arroccata su un piccolo promontorio, è formata dai ruderi dell’abitato e di altre importanti costruzioni. Passeggiare per le sue stradine è come fare un salto nel passato. Si possono ammirare ancora i resti del castello costruito dal principe Carraffa nel XVIII secolo, del convento di San Francesco di Paola risalente al XVI secolo e i ruderi della chiesa di San Nicola Magno, al cui interno si notano ancora tracce di affreschi.
Il Mausoleo, ben visibile dalla SS 18 all’altezza dell’ingresso sud per Cirella, è un monumento funerario di epoca imperiale, databile tra la fine del I ed il III secolo d.C. Si tratta di un imponente edificio a pianta centrale costituito da un poderoso muro circolare in laterizi, fondato su un basamento in cementizio foderato di blocchi calcarei quadrangolari, con ingresso posto sul lato ovest dell’edificio (lato mare). L’opera architettonica, di pregevole valore archeologico, si colloca in un’area cimiteriale scoperta nel 1960 in occasione della costruzione della SS 18, allorché vennero alla luce ben 39 tombe di epoca imperiale, di cui 37 a cassa e due alla cappuccina. Si tratta di uno dei monumenti più importanti nel panorama dell’architettura funeraria di epoca romana ancora conservato nel nostro comprensorio, più in generale, dell’intera Calabria.
Da visitare anche:
- Chiesa dell’Immacolata Concezione
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di San Biagio
- Chiesa Gesù Buon Pastore
- Chiesa Santa Maria dei Fiori
- Il lungomare vecchio
- L’isola di Cirella